Sono un Vampiro che si aggira nell’oscura notte, illuminato dal chiarore della Luna.
Morente nella mia bara, avvolto dal profumo di splendidi e freschi fiori posti sulle lapidi vicine.
Sobbalzai, udii qualcuno pronunciare il mio nome più volte.
Sentivo ancora le lacrime bagnarmi il viso...
Come le fresche gocce della rugiada mattutina, rinfrescavano ogni giorno le mie gelide guancia...
Con i miei occhi sanguinanti di dolore riuscivo ancora a vedere la luce della Luna riflessa
Negli occhi di quelle immobili statue, e nella mia ombra riflessa tra le pozze di acqua e fango.
Mi incamminai... invano, per tutta la notte, senza una meta, tra i sentieri di quel desolato cimitero dove mi ero rifugiato.
Ad un tratto l’angoscia mi avvolse, non percepii più alcun battito in petto
Il cuore si era nuovamente fermato.
Ero diventato un essere senz’ anima, morto e privo d' amore
Come il contenuto di quelle bare che mi circondavano...
Tanti mucchi d’ossa seppellite in orrende fossa, prive di dolcezza, colmi di disgusto e circondate da orridi profumi che mi soffocavano l’anima.
Pensai di fuggire via, lontano.
Ma mi fermai... per riflettere alcuni minuti sull'ultimo ultimo scalino della chiesa posta alle mie spalle.
Sentivo che il mio corpo mi stava abbandonando... troppo vecchio, e senza più forze
Per continuare a vivere questa desolata eternità.
Mi lasciai andare via...
Così... tra le braccia della morte, che annunciava il mio nome.
Ad un tratto mi avvolse nel suo oscuro mantello... rinunciai così all’ eternità.
I fiori ad un tratto appassirono, la luce della Luna diveniva sempre più flebile, il Sole era quasi risorto, ed io ero già morto.
Ridotto in cenere, spazzato via dal vento, sotto la luce della maestosa Luna che mi illuminava dall’alto del suo oscuro cielo.
Mentre restavano ancora immobili le statue di quel desolato cimitero, abbandonato al nulla e sorvegliato dal chiarore della Luna che mi ha guidato tra le braccia della mia morte.
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