Angeli caduti dal cielo
contaminato di orrori
in una tempesta.
Con rombi di tuono
e lame incandescenti.
Scintillanti...
come preziose stelle elettriche
come preziose stelle elettriche
cadute sul terreno
sotto forma di pioggia.
In un inaspettata tempesta...
Che crea,
Che crea,
voragini profonde
nel terreno bagnato.
Gli angeli si stupirono di quanto si affannasse a dimostrare di non essere e tentarono di sedurlo e dissuaderlo, ma risultarono oggettivamente poco aggraziati e veritieri. E lui, demiurgo dello stile puro e sublime, clinico osservatore del carnevale umano, nutre la nobile soggettività del suo Io interiore sbirciando dallo spiraglio lasciato dalla quinta poco prima di entrare in scena. Vomiterà sul palco e, conoscendolo, anche sulla platea. La ricerca degli applausi è servile. Sarà un trionfo.
RispondiElimina...visione onirica non certo a colori... ma nemmeno in bianco e nero.... solo diverse tonalità di grigio... grigia visione bagnata, malinconica e crudele.... spietata...
RispondiEliminaGrazie :)
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